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Rischio sismico: come prevenire i possibili danni
L'obbligo per il Datore di lavoro di valutare tutti i rischi, previsto dal D.Lgs. 81 del 2008, non consente di escludere dal proprio documento di valutazione il rischio sismico.
Pertanto è necessario che, a partire dalla classificazione sismica del proprio territorio, si effettui una seria valutazione che tenga conto delle condizioni strutturali dell'edificio in cui si svolge l'attività lavorativa.
Serve naturalmente che, a fronte della valutazione effettuata, si proceda all'individuazione dei possibili interventi di miglioramento e riduzione del rischio.
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Principali problematiche
Il sisma genera una serie di effetti che investono tutti gli elementi della struttura e possono portare al collasso di elementi strutturali per superamento della capacità portante e/o al collasso di elementi secondari quali componenti impiantistiche, attrezzature, elementi di tamponamento interni ed esterni.
In strutture prefabbricate la principale problematica è legata alla perdita di appoggio degli elementi orizzontali (1), al collasso dei pannelli perimetrali di tamponamento (2), alla perdita di verticalità dei pilastri per problemi in fondazione (3) e/o al collasso deli stessi pilastri (4).
Soluzioni
A livello strutturale i possibili interventi riguardano l’introduzione di sistemi che limitino gli spostamenti sugli appoggi (senza impedirli, creare un vincolo rigido può essere controproducente!) (5), impediscano il ribaltamento dei pannelli (6) e garantiscano la stabilità di scaffalature / impianti / attrezzature (7).
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